Beschreibung:

255 S.; sehr zahlr. Illustr.; 28 cm; kart.

Bemerkung:

Gutes Exemplar: Einband geringfügig berieben. - Francesco Borromini (eigentlich Francesco Castelli; * 25. September 1599 in Bissone, Schweiz; ? 2. August 1667 in Rom) war ein in Italien tätiger Architekt aus dem nachmaligen Kanton Tessin (Schweiz). ... (wiki) // INHALT : Guardami, me: ti scopri un post Carlino. Edoardo Sanguined / Appunti sulla rappresentazione lignea del San Carlino a Lugano. Mario Botta / Francesco Mario "Bottomini", owero Borromini sul lago Carlo Bertelli / Lo spaccato di San Carlino aile Quattro Fontane di Roma a Lugano. Giuseppe Panza di Biumo / Se con l'Arte vostra. Arduino Cantafora / Urbanistica virtuale. Due quasi-monumenti di Mario Botta. Stanislaus von Moos / Volontà d'arte. Nicola Emery / Cattedrale di carta. Georges Abou-]aoudé / La struttura portante. Aurelio Muttoni, Franco Lurati, Marco Tajana / Atelier - Officina - Cantiere. Gabriele Cappellato. // Il modello ligneo della sezione trasversale in scala 1:1 della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, progettata da Francesco Borromini per l'ordine dei Trinitari Scalzi a Roma, costituisce il segnale pubblico della mostra sul giovane Borromini. Il progetto è stato ideato dall'architetto Mario Botta, al quale è stato affidato il compito di allestire la mostra luganese, e nasce all'interno dell'Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) come tangibile collaborazione con il Museo Cantonale d'Arte. Il rapporto del modello con la mostra è duplice, in quanto è utilizzato quale richiamo spettacolare per la città e i visitatori e, allo stesso tempo, in quanto si ricollega al programma espositivo e alla sua ultima sezione dedicata al San Carlino quale prima grande opera e approdo decisivo della formazione dell'architetto ticinese. Insomma, svolge una duplice funzione di entrata e di conclusione della mostra luganese. Il grande modello si staglia in posizione dominante alla fine del lungolago e dell'insenatura del golfo verso il parco di Villa Ciani, limite storico dello sviluppo secolare della città, con lo sfondo della cerchia dei monti che racchiude il lago di Lugano. Posto su una piattaforma, a qualche metro dalla riva, non vuole essere la copia fedele o una semplice replica dell'originale, ma è concepito come rappre-sentazione e reinterpretazione spaziale e geometrica della chiesa. In questo senso l'opera è riletta attraverso alcune fondamentali variazioni, dal cambiamento del materiale alle scelte formali e alle tecniche costruttive adottate. La chiesa è inserita in un parallelepipedo di base che funge da dispositivo di allontanamento e astrazione rispetto al contesto reale del complesso conventuale alle Quattro Fontane. Il suo apparato ornamentale è drasticamente semplificato, senza alcuna pretesa di ricalco dell'originale; la sezione trasversale è costruita sulla base della costante ripetizione modulare - per l'intera altezza della chiesa - di strisce, tavole sovrapposte di legno di 4,5 cm di spessore e intervallate da una "fuga" di 1 cm. In tal modo si viene a ricomporre una nuova immagine del San Carlino, "liberata" dal contesto ambientale originario e ricostituita allo scopo di evidenziarne la straordinaria invenzione geometrica, strutturale e spaziale. Questa nuova immagine scaturisce da un processo di rielaborazione grafica a partire dal rilievo fotogrammetrico eseguito da Alessandro Sartor. professore di Rilievo presso l'Università La Sapienza di Roma, rilievo poi ridisegnato alla luce delle premesse e degli scopi del modello ligneo. La rappresentazione è stata inoltre a sua volta verificata nel proprio sviluppo tridimensionale attraverso l'immagine virtuale del computer. (Verlagstext) ISBN 8881185709