Beschreibung:

177 S.; zahlr. Abbildungen. Originalleinen mit Schutzumschlag.

Bemerkung:

Sehr gutes Exemplar; Umschlag minimal berieben. - Italienische Ausgabe. - Prefazione -- Atget e l'arte della fotografia JOHN SZARKOWSKI -- Tavole -- Note -- MARIA MORRIS HAMBOURG. // Jean Eugène Auguste Atget (* 12. Februar 1857 in Libourne; ? 4. August 1927 in Paris) war ein französischer Fotograf. Atget begann seine Karriere zunächst mit mäßigem Erfolg als Schauspieler. Nachdem er einige Zeit aus Liebhaberei fotografiert hatte, machte er die Fotografie zu seinem Beruf. Sein Thema war Paris, die Stadt, in der er in der Rue Campagne-Première 17 wohnte und die er liebte. Bemerkenswert sind seine Serien Paris pittoresques und Le vieux Paris. Er dokumentierte um die Jahrhundertwende mit seiner sperrigen Großformatkamera das alte Paris, um systematisch die kleinsten Details der Stadt zu katalogisieren. Seine gekonnten, wunderbar atmosphärischen Fotos der Parks, Gebäude, Straßen, Schaufenster, Prostituierten, Arbeiter und sogar Türklinken von Paris bieten einen herrlichen Anblick. Bedarf für diese Aufnahmen gab es nicht nur bei Touristen und Sammlern, sondern auch bei Malern und Bühnenbildnern, die seine Fotos als Vorlagen für ihre eigene Arbeit nutzten. Später verkaufte er auch Serien an Museen und Bibliotheken. Obwohl er sich auf diese Weise seinen Lebensunterhalt verdienen konnte, gelang ihm weder künstlerisch noch finanziell der Durchbruch zu anhaltendem Erfolg. Atget arbeitete mit einer 18×24 cm Kamera, was zu seiner Zeit bereits als veraltete Ausstattung galt. Häufig kolportiert wird die historisch falsche Anekdote, der zufolge Atget sich beharrlich weigerte, auf eine, ihm von seinem Freund Man Ray angebotene, Rolleiflex umzusteigen, da diese ihm ?zu schnell? sei. Rolleiflex-Prototypen gab es erst ab 1928, die Produktion dieser Kamera begann 1929, Atget starb bereits 1927. 1920 verkaufte Atget einen großen Teil seiner Sammlung an die École nationale supérieure des beaux-arts de Paris. Dieser Verkauf war zwar kein geschäftlicher Erfolg, rettete aber seine Sammlung, die bereits deutliche Lagerschäden aufwies. Durch Man Ray hatte Atget die junge Fotografin Berenice Abbott kennengelernt, die nach seinem Tod die verbliebene Sammlung aus dem Nachlass erwarb, in Büchern publizierte und schließlich an das Museum of Modern Art in New York verkaufte. Ihrer Arbeit ist es zu verdanken, dass Atget nicht in Vergessenheit geriet. Im Alter von 70 Jahren starb Eugène Atget am 4. August 1927 in Paris. // 180 pagine; 121 tavole e 83 illustrazioni // "Eugène Atget ha lavorato come fotografo commerciale a Parigi e dintorni per più di trent'anni. Alla sua morte, nel 1927, il suo lavoro era noto soltanto a pochi archivisti e artisti. Si sa poco della sua vita e ancora meno dei suoi intenti, eccetto quelli desunti dall'analisi delle sue opere. Atget fece circa diecimila fotografie e la gran parte di esse documenta il carattere storico della vita di Francia attraverso l'architettura, il paesaggio e la quotidianità dei comportamenti e del lavoro. Per molti fotografi di oggi, il suo lavoro non rappresenta soltanto un'eroica e originale realizzazione, ma anche una esemplare lezione pedagogica, le cui implicazioni sono ancora, nel loro complesso, solo intuite. Atget era un artista al servizio di un ideale: la creazione di un "corpus" fotografico destinato a rendere pubblico, nella sua ricchezza e complessità, il carattere autentico e lo spirito della sua cultura nativa. Questo primo dei quattro volumi che documentano tale lavoro, è dedicato in particolare alla campagna francese, alle radici rurali della nazione, alle vestigia vitali della Vieille France, che già stavano scomparendo ai tempi di Atget. È una parte personale della sua opera meno conosciuta di quella su Parigi; molte di queste fotografie non sono mai state pubblicate, ed essendo collocate lungo tutto l'arco della carriera di Atget, documentano, dagli inizi alla piena maturità, la sua elaborazione artistica. Le 121 tavole a tre toni del volume sono corredate da un commento approfondito di Maria Morris Hambourg. Il saggio introduttivo di John Szarkowski esamina sia la specificità del talento di Atget, che il suo contributo all'arte della fotografia. "Egli ha dato al suo lavoro una qualità che inadeguatamente si può definire come un occhio o come una mente originale... Le fotografie di Atget sono ispirate da una precisa intelligenza visiva, da quella "clarté" che è la più grande dote della tradizione classica francese. Questa qualità è il risultato non di una tecnica impeccabile, ma della consapevolezza dei propri intendimenti e del comunicarli, né più né meno"." (Verlagstext) ISBN 8870170136